La Consulenza di Carriera

per Quadri e Dirigenti

Nel quadro della vita lavorativa, i Quadri e i Dirigenti avvertono spesso la necessità di fare il punto circa le proprie competenze e le proprie capacità, realizzando sostanzialmente un proprio personale bilancio di carriera.

Questa esigenza non trova risposta nelle tradizionali procedure di valutazione aziendale, approssimative e non imparziali, lasciandoli soli a fronteggiare gli interrogativi che l’accelerato processo di mutamento in atto nelle organizzazioni pone in ordine al proprio effettivo “valore” professionale e ad affrontare i numerosi processi decisionali che si propongono in un contesto lavorativo non più pianificabile e programmabile.

La consulenza di carriera si propone come una qualificata risposta professionale a questi interrogativi e consiste in un servizio che offre la possibilità di:

  • fare il punto sulle proprie risorse;
  • riconoscere le proprie aspettative, i propri valori e le proprie motivazioni;
  • porre a confronto il sé con le esigenze organizzative;
  • comprendere e valutare in maniera precoce gli eventuali segnali di obsolescenza professionale;
  • assumere decisioni fondate e realistiche.

La consulenza di carriera si articola in due fasi:

  • una prima fase di assessment nella quale si procede con l’esplorazione della storia lavorativa del Cliente, a cominciare dal suo curriculum formativo sino alla posizione attuale, per proseguire con l’esplorazione delle life skill e delle core skill, individuate nell’ambito di un ampio repertorio che comprende tanto caratteristiche di personalità quanto più specifiche capacità. Segue poi l’esame delle competenze professionali, distinte tra quelle di base e trasversali e quelle specialistiche;
  • una seconda fase di guidance che si concretizza in un supporto nella analisi delle opportunità e nella presa di decisione. In questo caso occorre aiutare il Cliente a individuare le effettive opportunità di sviluppo, ponendole costantemente a confronto con gli elementi evidenziati nella fase di assessment, sino ad individuare la strategia che appare più motivata e rispettosa delle capacità e delle competenze, più positiva.

Al termine dell’intervento sarà in grado di disporre di una mappa articolata delle proprie valenze professionali costruita sulla base di uno schema che prevede la definizione di alcuni “indicatori”:

  1. Consapevolezza delle proprie risorse personali, siano esse conoscenze, capacità o competenze;
  2. Adeguatezza delle stesse con quelle richieste dalla propria organizzazione;
  3. Motivazioni, obiettivi, aspirazioni, mete, collocate in una prospettiva sistemica, cioè tenendo conto sia delle dimensioni “private”, che di quelle lavorative;
  4. Realismo e cioè la relazione tra le risorse e le aspirazioni;
  5. Percezione di sviluppo e vissuti – qualità delle relazioni, socializzazione, fiducia e sfiducia, innovatività, ecc. – che influenzano l’atteggiamento lavorativo;
  6. Propensione individuale al cambiamento, che rappresenta una risorsa significativa, per alcuni versi assimilabile alla flessibilità.

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