Processi Valutativi.
Come limitare la complessità dei processi.
Molto di frequente, chi si occupa di valutazione, si trova ad affrontare problemi che rendono il processo valutativo molto complesso. Per cercare di limitare questa complessità bisogna tenere ben presenti questi 3 fattori:
Innanzitutto la preoccupazione di dare giudizi di personalità basati su tratti quali la creatività, l’ambizione, il carattere, spesso non meglio specificati e quindi variamente intesi sulla base di un evidente molteplicità di significati e di valori (i fattori concernenti caratteristiche personali lasciati al giudizio soggettivo rischiano di essere considerati come situazioni di fatto e non come risultato di cause da individuare);
Chi si occupa di valutazione, si trova ad affrontare problemi che rendono il processo valutativo molto complesso.
In questi casi è fondamentale tenere presenti alcuni fattori.
Un altro problema è posto dal voler definire una scala di valori che corrisponde ad un modello immaginario e ideale di lavoratore. Tale metodo presuppone che il valutatore possa misurare il successo di un ruolo lavorativo come farebbe per esempio con un termometro. In realtà talune caratteristiche per essere misurate correttamente presuppongono una scala di comportamenti, di attitudini, ecc., correlati all’attività lavorativa che dimostrino una consequenzialità causa-effetto. Ciò è spesso insostenibile, soprattutto in realtà organizzative dove i fattori esterni o interni sono molteplici e influenzano i comportamenti in modo da renderli incomparabili;
Un problema è posto dal voler definire una scala di valori
che corrisponde ad un modello immaginario e ideale di lavoratore.
Da ultimo, il ruolo stesso di Capo, normalmente coinvolto come valutatore, pone problemi specifici sia in termini di reale o presunta riduzione di discrezionalità a seguito dell’introduzione di Procedure formali, sia in termini di effettiva difficoltà a formulare giudizi rispetto a persone con le quali occorre vivere quotidiani rapporti di collaborazione.