valutazione e performance nella pubblica amministrazione
Un nuovo paradigma.
Le procedure di valutazione delle performance possono innescare un circolo virtuoso all’interno delle organizzazioni pubbliche e private. Tra queste procedure, la valutazione del personale si è dimostrata particolarmente importante, perché non solo ha reso le organizzazioni capaci di dare valore alle proprie risorse, ma le ha anche rese capaci di incrementare tale valore. Infatti, in quei contesti organizzativi in cui sono stati implementati sistemi di valutazione formali come elemento fondante delle politiche del personale, si può riscontrare non solo un miglioramento delle performance organizzative, ma anche la diffusione di una cultura valutativa all’interno del sistema. La pubblica amministrazione, in Italia, sta cominciando ad accorgersi di questo fatto.
I processi di valutazione sono dei meccanismi di miglioramento che rappresentano per l’organizzazione
un sistema capace di dare un valore alle proprie risorse.
Le risorse umane costituiscono una “metaricchezza” : non rappresentano beni o ricchezze materiali, ma sono il mezzo per ottenerle. Le organizzazioni che si muovono sul mercato, sempre attente ad essere al passo con i tempi, questo lo sanno da tempo. Sanno, in altri termini, che non possono fare a meno di conoscere e sfruttare in modo scientifico la metaricchezza che hanno a disposizione.
Una particolare tipologia di organizzazione, da sempre sottoposta ad un complesso sistema di valutazioni, è la Pubblica Amministrazione. Le diverse procedure di valutazione, nelle organizzazioni pubbliche, sono sempre state accomunate dall’obiettivo di garantire i principi costituzionali di legalità, buona amministrazione, imparzialità e trasparenza. Nell’ultimo decennio, tuttavia, tale sistema di valutazione si è evoluto, passando dalle tipologie più tradizionali, di stampo burocratico, verso forme moderne di tipo manageriale. Si sta assistendo a un graduale passaggio da un modello di organizzazione amministrativa, formale e burocratica, a un nuovo modello ispirato alla logica d’impresa.
La Pubblica Amministrazione ha da sempre un complesso sistema di valutazioni, molto diverse tra loro
ma sempre accumunate dall’obiettivo di garantire i principi costituzionali della legalità e della buona amministrazione.
Nell’ambito di questa logica i sistemi di verifica non consistono più in procedure di “controllo”, finalizzate a dimostrare che i servizi rispondono ad uno standard di qualità, ma si sono evolute in sistemi di valutazione che presuppongono una costante tendenza al miglioramento, non solo dei servizi, ma anche delle risorse umane. La preferenza che la riforma ha dato per un modello di organizzazione amministrativa basato sulla gestione per obiettivi ha imposto alla pubblica amministrazione due compiti. Da un lato, di costruire un sistema di controllo esterno, finalizzato alla verifica del raggiungimento degli obiettivi. Dall’altro, di prevedere procedure di valutazione volte a migliorare le performance di produttività attraverso il miglioramento delle proprie risorse.
Così, anche nel Pubblico Impiego sono state gradualmente introdotte nuove modalità di gestione delle risorse umane, individuando nella valutazione del personale uno degli strumenti essenziali di management. Introdurre un sistema di valutazione in un’organizzazione pubblica significa infatti innovare la cultura di gestione delle risorse umane, arricchire la conoscenza dell’azienda sul personale e ricorrere alle attività di verifica per favorire la crescita professionale.
L’individuazione di un corretto meccanismo di valutazione appare quindi fondamentale per le Pubbliche Amministrazioni che, a seguito delle riforme, perseguono il raggiungimento dei propri obiettivi secondo i criteri di efficienza, efficacia e qualità.